lunedì 24 agosto 2015

GIUSTO UN PAIO DI SUGGERIMENTI PER FAR ARRABBIARE IL RISTORATORE


Ero tentata anche io di stilare la mia classifica delle 10 cose più, i 5 modi per , i 7 indirizzi migliori e altre superclassifica show del caso, poi mi sono limitata a giusto un paio di cose

Quante sono le proposte che avete in carta? Più o meno 18 distribuite uniformemente tra antipasti, primi piatti e secondi? E allora ci sarà sempre quel tavolo che ve le ordinerà tutte.
“Ma che diamine sono in 6, possibile che a nessuno piaccia la stessa cosa?”
“ Perché, è forse possibile sperare nell’onda perfetta a Pinarella di Cervia?”
Ok ho capito.
Per prima cosa ristoratore affacciati in sala e verifica che al tavolo non sia seduto un critico gastronomico. In  tal caso fattene una ragione, del resto è il suo lavoro assaggiare più cose, torna in cucina e cerca di contattare il Signore prima che puoi, che te la mandi buona!
ma se palesemente a quel tavolo non v’è ombra di critico, c’è odore di clienti in cerca di pizzoccheri nel Salento, e di almeno 20 utensili diversi da lavare.

Capita alcune sere che certe pietanze non vengano ordinate. O almeno fino a che non si siede l’ultimo tavolo. Tranquillo che questi te le chiederanno tutte. E’ matematico. E se ti era rimasta un’ultima padella pulita, se non avevi utilizzato il robot, o se il cestello del vapore era rimasto giacente nell’armadio.. nell’ultima mezzora di lavoro non lo saranno più. E ti toccherà pulire l’affettatrice anche stasera perché l’ultimo cliente ti ordinerà l’unico il tagliere di salumi della giornata.
A seguire la massima di Aldino: “gli ultimi un ci vorrebbero mai!” . E ogni tanto mi tocca dargli pure ragione.


Ah dimenticavo: le mezze porzioni..

giovedì 20 agosto 2015

VOGLIO FARE IL CAMERIERE

Guai a chi crede che il cameriere sia solo un servitore, portapiatti e sparecchiatore. Il cameriere è un professionista che nel suo quotidiano esercizio per apprendere l'arte del servizio, acquisisce esperienza anche in altri campi che vanno dalla psicologia, all'antropologia alla filosofia zen.
Questo è il primo di un ciclo di post in cui si intende dimostrare quanto sopra affermato.

un giovedì sera.

Un tavolo per due. I signori hanno riservato da qualche giorno. Accanto al nome compare la nota: richiesta di tavolo in angolo. I casi sono due: o sono in amore o si nascondono. Sempre più di frequente sono entrambe le cose insieme. E qui sono due anche i risvolti possibili: se sono in amore e si nascondono, se ne andranno presto, perché hanno poco tempo a disposizione, se sono in amore e basta non se ne andranno mai da quel tavolo, neanche quando tutte le luci saranno spente e il cameriere inizierà a togliere anche i bicchieri dal loro tavolo.
In genere il cameriere preferisce la prima tipologia, evidentemente non solo per motivi di empatia.
Nozioni di Antropologia, nell'accezione studio dei modelli e classificazioni sociali.
Nota: a volte il tavolo in angolo viene destinato a clienti che hanno il cane, ma in quel caso non chiedono il tavolo appartato, dicono semplicemente: "abbiamo un cane". 

I due si presentano, sono molto eleganti, troppo eleganti per una cena in trattoria. Probabilmente si frequentano da poco. Mi riferisco a quel tipo di eleganza che dopo i primi appuntamenti , adottiamo solo per i matrimoni di amici o famigliari. Spesso sono proprio gli stessi vestiti riciclati con cambio di accessorio. Lui legge a lungo la carta dei vini e ordina il vino più costoso. Non c'è dubbio sono i primi approcci.
Nozioni di Psicologia: la scienza che studia il comportamento umano in relazione all'ambiente e alle situazioni

Porto il vino in tavola, segue rito del mostrare la bottiglia, apertura e assaggio da parte di chi l'ha ordinata. Faccio per versare il vino nel bicchiere di lui nell'attesa dell'ok e lui mi ferma e mi guarda come irritato: "prima le signore" . Quasi quasi mi dà anche della cafona.
Nozioni di Filosofia zen. O meglio "Arte della manutenzione dell'autocontrollo". Non tirare la bottiglia in testa al cliente. Girare la situazione e sorridere: "ah mi scusi è la signora che assaggia!?!" e mi fingo sorpresa.
In realtà è lui che assaggia, ma non fa differenza. L'importante era non dare l'impressione di scarsa professionalità e non far apparire lui ignorante. Questi afferra, anzi abbraccia il bicchiere con la sua bella mano munita di fede. Ad oggi e in mia presenza, In Fede: infedele.

L'analisi fatta a priori non era poi così lontana dal vero. A quale dei due casi di cui sopra mi riferisco?

lunedì 17 agosto 2015

FERRAGOSTO, CLIENTE MIO NON TI CONOSCO


Ecco una collection delle uscite più naif tra i tavoli, in questa settimana di mezza estate.

NUOVE DENOMINAZIONI
1. i clienti dall'accento romano:
"ma si, ci prendiamo un bel Montepulciano, che ne dici Paolo?"
" oh si Montepulciano perfetto"
"bene preferite il nobile o il rosso?" chiedo
"ma no, non importa, va bene quello normale"
"Samuele, -mi rivolgo al mio collega,- abbiamo ancora del Montepulciano normale per i signori?"
"temo che sia finito- ribatte lui- nel caso possiamo portare loro la versione rosso 2013, se per i signori va bene.."
Cameriere vispo, cliente felice.

LA SIGNORA DISTRATTA
2. "signora mi scusi?" la cliente mi chiama con fare concitato
le ho appena portato il caffé e lei lo ha inavvertitamente rovesciato sulla tovaglia
"Non si preoccupi, succede, glielo ripreparo subito" e nel frattempo stendo una tovaglia pulita sulla macchia.
Riporto il caffè, la signora mi ringrazia gesticolando e urta la seconda tazzina di caffè col gomito che si rovescia sulla tovaglia pulita. Mi  gratto la tempia e poi più su quasi alla testa. E' il gesto di chi non sa che pesci prendere e mi esce spontaneo, così. Ci guardiamo imbarazzate poi: " Signora il terzo ce lo giochiamo al bar?" E mi esce una risata liberatoria. Mi ha lasciato la mancia.

UN PEZZO DI CULTURA GASTRONOMICA
3. leggendo la carta dei dolci il cliente mi domanda sorpreso: "Salame al cioccolato?"
Trasecolo. Quest'uomo non ha mai sentito parlare del salame al cioccolato. O madre indegna che privasti il figlio tuo del sapore semplice e perfetto del salamino con la marie! Non è il dolce dei bambini pensato per le mamme impedite ai fornelli, è una pietra miliare della nostra cultura gastronomica. Insisto e glielo offro, ma il signore non sembra particolarmente colpito dalla bontà fanciullesca del salamino. 
E' come pretendere l'emozione salendo per la prima volta sullo scivolo a 40 anni.

MEGLIO PERDERLI CHE TROVARCI
4. sera della vigilia di ferragosto. Ristorante completo. Chiamano due clienti, vogliono assolutamente cenare da noi. Purtroppo siamo pieni e con alcuni tavoli in coda. Insistono e sono disposti ad aspettare fino a dopo le dieci. Partono da Firenze e mi chiedono indicazioni stradali dettagliate. Poi mi richiamano circa un'ora dopo dicendomi che hanno appena imboccato la via Aretina e vogliono essere rassicurati sulla direzione. Richiamano verso le dieci dicendomi che sono al cartello che indica Doccia: è fatta 500 m e ci siete. Seguite la strada principale, all'incrocio sulla vostra sinistra c'è il parcheggio e davanti ci siamo noi, potete vedere l'insegna "trattoria" in giallo e blu e il giardino con i tavoli.
Non sono mai arrivati e non hanno più richiamato.
Credo sia stato meglio così..almeno per noi.

giovedì 13 agosto 2015

PARMIGIANO REGGIANO E PORNHUB: IN COMUNE SOLO LA P. che peccato!

PornHub lancia il suo servizio premium a pagamento con questo spot 
in cui marito e moglie fanno la spesa al supermercato e lui pesca un pezzo di formaggio e dice a lei: Parmigiano Reggiano questo è il PornHub Premium dei formaggi!
Una volta tanto che lo chiamano col suo vero nome..
Ma il Consorzio del Parmigiano Reggiano non ci sta, e minaccia di sporgere denuncia per l’uso sgradevole, inaccettabile e offensivo per i produttori della denominazione.
Addio video, fu subito censura.

Immaginiamo la prosecuzione del dialogo tra i due:
“Ehi honey, -fa lei a lui- mettilo nel carrello quel Parmigiano Reggiano”. Ancora scandito bene, lettera per lettera. E ammiccando lo sguardo 
“stasera te lo gratto..sui maccheroni!”

Un vero peccato, sarebbe stato lo spot dell’estate.
E sai che serate premium! magari con meno parmesan e più parmigiano vero.

Poi c'è stato subito chi ha scritto che PornHub è meglio del parmigiano.
:-)

domenica 9 agosto 2015

L'AMICO CHE NON C'E'

“Oddio non sarà mica quello?” L’Aurora indica un tipo appena sceso da un macchinone fuori misura, capelli ingialliti che gli arrivano fino alla spalla e baffo con le extension.
“Dai nascondiamoci in questo portone, se fosse lui io mi fingo malata, colpita da un attacco di panico”. Il tipo per fortuna entra in un negozio, per questa volta l’abbiamo scampata.
“Ehi ecco Fabio!” Hai capito il dottore, guarda che macchina..
“Dai saltate su si va a cena”
“Non aspettiamo il tuo amico?”
(..)
“Non viene? Come non viene?”
“Ha avuto un contrattempo sul lavoro, dice che ci raggiunge più tardi..”
“Si buonanotte”
Ci schiantiamo a ridere. L’Aurora non si capacita, sembra che abbiamo la calamita per attrarre gli sfigati; “Ahaha Sabri questa ci mancava! L’amico di Fabio ci propone il posto per cenare fuori, fissa l’orario e prenota pure il tavolo, poi non si presenta. Roba troppo avanti anche per il diario di Bridget Jones”
La serata a tre in realtà è molto divertente e la formula tapas  di questo nuovo locale del centro fiorentino ha il suo perché. E’ poco impegnativa, leggera anche per il portafoglio e molto adatta a questa serata agostana da oltre 30 gradi all’imbrunire. Fa molto Andalusia. Per la temperatura  intendo…per il resto molto meno purtroppo.
Il dottore è in forma smagliante stasera, forse sente che deve fare per due, vista l’assenza di quella volpe del suo amico e entra il loop con le tapas. “Sapete l’origine del nome?”
“Tapa perché è piccola?” abbozzo io con un sorrisino e tanta autoironia
“No quella è una tapina casomai” ride e mi strizza l’occhio.
Alla prossima battuta così gli tiro un destro
“Tapa perché nelle osterie andaluse si usava tappare il bicchiere con un piattino o addirittura col pane per evitare che ci infilassero le mosche. Poi il piatto anziché vuoto ha iniziato a riempirsi di queso manchego, salpicon de mariscos, hamon, tortillas, ensalada di pimiento..”
Eh si vorrei affacciarmi e vedere Gibilterra piuttosto che un vicolo torrido del centro di Firenze
L’offerta dei vini al bicchiere del locale potrebbe essere migliorata e di sicuro lo sarà, diamogli tempo
 “paragonato a quello che ci bevono gli spagnoli con le tapas, questo pinot grigio è pure troppo, un altro giro?”
E ti pareva non c’ è mai nessuno che dica no e giù ribevi e ritapas
“Noo il tinto de verano, me ne ero completamente dimenticata!!” è quel miscuglio di vino rosso gazzosa e limone che amano gli spagnoli. “Eppure ne ho bevuto a litri quando facevo la tesi di laurea a Almeria!!”
“La paura!!” esclama l’Aurora “ma perché non provano a togliere la gazzosa e metterci del martini che so, o del gin..tanto il loro obiettivo è ubriacarsi, così fanno prima”    
Il dottore messaggia l’amico
“Bè allora che fa, ci raggiunge o no?”
“dice che si è un po’ attardato”
“ma che attardato, il tuo amico è proprio ritardato” è il commento inappellabile dell’Aurora.

Mai stata più d’accordo con lei.