domenica 29 marzo 2015

BIG IN JAPAN

L'Aurora vuole andare al ristorante giapponese.
la seguo, io non ci vado mai al giapponese.
“che cosa prendi”
“ma non so e tu?”
“okonomiyaki, udon-qualcosa e un assaggio di sushi. Sabri in questo posto lo fanno strepitoso!”
Strepitoso ecco, io vieterei l’uso di questo aggettivo insieme a fantastico , bellissimo, superlativo e simili in qualsiasi contesto. Si, una bella legge “è fatto divieto l’uso di tali aggettivi perché falsi e tendenziosi nel significato: mirano a descrivere uno stato ma in realtà ne sottendono uno opposto”. Tradotto: quando qualcuno ti dice: quel posto è fantastico, aspettati una cagata. Ecco.
Se poi quel qualcuno è classe 1975 come l’Aurora le applicherei anche una sanzione, per evitare il rischio, un domani, di sentirle pronunciare frasi  come “mi piace un casino”, magari con la K. Roba da impiccarsi con la sistola del giardino.
Ordino le stesse cose che prende lei, tanto fa uguale, non ne capisco niente.
Il cibo giapponese sembra fatto apposta per essere mangiato con le bacchette. Io però non so usarle.
Chiedo delle posate e uso la forchetta per pescare i sushi dal vassoio di legno. L’operazione è maledettamente difficile, con la forchetta quei cosi di riso e pesce di distruggono. Tento di inzupparli nella salsina con soia e rafano e si decompongono in una sorta di minestrone dal colore repellente. Io genio provo a tagliare i sushi in due parti col coltello. Prego, cancellare genio.
“Sabri sei la prima persona che vedo tagliare i sushi col coltello. Ma non potevi ordinare una zuppa di miso?”
“e per quella chiedere una cannuccia?” il mio tono è molto scocciato, penso che tutti mi stiano guardando e che ridano di me. Rimpiango la vecchia pizza..
Il posto è piccolo e sono quasi tutti giapponesi.
“Hai notato come sono tutti glabri sti nipponici e poi tutti coi capelli lisci stirati” faccio per riprendere la conversazione
“cosa?”
“si dai, lo hai mai visto un giapponese coi riccioli?”
“ma certo, ne ho persino visto uno coi capelli crespi come un africano!” finge per non darmela vinta, tra noi è sempre così
“insomma una sorta di giapponegro” ribatto
“ma quale giapponegro del menga!”
“del manga vorrei dire”
“anime o manga?”
Ed è così che due attempate ragazze fanno serata a parlare di cartoni animati. Una delle due fa serata anche a pescare il sushi esploso qua e là.



domenica 15 marzo 2015

NOTIZIE FONDAMENTALI

"hai letto il giornale di venerdì? la cronaca di Firenze. Notizia sensazionale che offre uno spaccato di società: Fenomeno Cougar: sempre più matrimoni con donne più grandi"
"Dai racconta.."
"su 133 matrimoni tra persone di oltre 30 anni, celebrati lo scorso anno a Firenze, ben 13 sono state le unioni tra signore ultra quarantenni e giovanotti di 30 anni"
"senti senti.."
"Sabri io e te quanti anni abbiamo?"
"ti odio!"
"Ecco appunto. Tu quando ti guardi allo specchio vedi una cougar?"
"Forse quando non ho fatto i baffetti potrei vagamente somigliarci..a un puma!!"
"detesto pensare che se rivolgo le mie attenzioni a un uomo più giovane tac divento un animale selvatico"
"In effetti è seccante. Secondo te cosa ci trova un trentenne in una donna matura?"
"il fascino dell'esperienza forse.."
"La vecchia nave scuola? Scuola di vita intendo" tengo a precisare per non scadere nel trito e ritrito delle solite battutacce tra ragazzine di una certa età.
"si nave scuola e poi dopo 4 o 5 lezioni di guida quelli piantano il peschereccio arrugginito per un panfilo biondo e lucido che viaggia a 40 nodi"
"non sottovalutare il procedere a velocità di crociera: piacere lento e meno effimero"
"Senti mangiamo" cambia discorso lo so, "io prendo una tagliata di pollo"
e se lei ordina pollo a me non resta che allinearmi con bresaola e rucola, condita con olio e limone una grattugiata di Prozac e un pizzico di Seropram.
In due facciamo quasi ottanta anni, pieno diritto alla pensione. Chiaramente esodate.
"Certo un articolo molto interessante. Scommetto che è stato il primo che hai letto!"
"no è stato l'unico che ho letto, poi me ne sono uscita a caccia nella savana"

domenica 1 marzo 2015

I VECCHI RAGAZZI O VICEVERSA

"dai Sabri ci si trova al Riva Sud, ti bevi il tuo scozzese annacquato e si fa due chiacchiere"
"Mi fa fatica, c'ho sonno e poi non è annacquato" rispondo stizzita
Alle 10 sono all'ingresso del locale, vestita un po' a casaccio e col calzettone da neve. Sono anni che non esco di sabato sera. "Signore tanto non vuoi mica farmelo incontrare stasera l'uomo della mia vita, vero?-imploro sotto voce- "Signore tanto che te lo dico a fare, su questo ammetto che mi ascolti sempre".
La Marta invece è proprio in tiro, così verniciata è parecchio guardabile."Sabri ho detto anche a Luca di passare, non ti dispiace vero?"
"Lui , lei e l'amica, ma è roba da liceo, ma come ti è venuto in mente?" la guardo incredula, e penso già a una scusa per svignarmela presto. Tuttavia un po' di conversazione a tre, per creanza, la dovrò fare..
Luca è arrivato e insieme a lui un profumo intenso di resina e muschio, non so cosa sia, ma mi è vagamente familiare. Poi il flash: pino silvestre! quest'uomo si fa la doccia con pino silvestre. 
Ohi ohi.
D'un tratto mi sento vecchia, sento tutta la pesantezza d'esser nata nello scorso millennio e di uscire con tizi che potrebbero indossare i jeans della Best Company. Dio voglio sparire da qui, e vorrei chiedere alla Marta cosa ci trova di tanto interessante in un tipo che c'ha la carica erotica di Giorgio Mastrota.
Guardo il mio bicchiere, le amate Highlands, sorsi che scaldano il cuore e lo stomaco. Bevo. E se da vecchia mi ritrovassi a bere Glen Grant? Accidenti stasera mi è presa proprio storta.
Mi alzo per andare al bar, per sgranchire le gambe  e i pensieri. "Ragazzi cosa vi ordino?"
"Un Martini Dry" la Marta mi strizza l'occhio, lo sa cosa penso del Martini dry: è il cocktail dei quarantenni e mi fa tristezza
Luca: "per me un Montenegro con ghiaccio". Il colpo di grazia.
Mi rimetto a sedere provata. "Ehi ragazzi perchè non andate voi a ordinare?"