lunedì 24 novembre 2014

IL ROGNONE DI ENRICO PANERO




Rognoncino cotto nell'alloro foie gras mela annurca e puntarelle
presentato alla Biennale Enogastronomica
all'interno del Mercato dei Mestieri e dei Sapori


Tema del ciclo Chef a Confronto: le frattaglie

Enrico Panero, il giovane chef del Ristorante DaVinci ci propone il rognone in versione leggiadra, quasi poetica. Rognone rosa di bambino, sdraiato a fianco, ma non all'ombra, di una statua di foie gras, all'interno di un giardino all'italiana, verde di puntarelle all'acciuga e rosso di mela annurca.
Equilibrato e ben fatto, capace di donare grande piacere, a cucchiaiate sapientemente condotte da un capo all'altro del piatto.
C'è anche un po' di Barbara Corrado nel piatto, altro talento delle cucine del DaVinci.

Ristorante DaVinci Enrico Panero
Eataly Firenze
via Martelli 22
tel. 055 0153603






venerdì 21 novembre 2014

DISTILLATI SEMPRE

In principio furono i dolci sapientemente creati da Corrado Assenza ad accompagnare i distillati di Bonaventura Maschio. Era il lontano 2012, e ebbi la fortuna di assaggiare i frollini al polline e zafferano di Navelli con Prime Uve Oro e il biscotto alla mandorla di Noto e erbe aromatiche con Pratum. L'anno dopo è stato Moreno Cedroni a creare un menu ad arte realizzato con i distillati d'uva, poi l'acquavite ha incontrato le pizze gourmet di Simone Padoan al Vinitaly. Era l'anno scorso ed è stato un flash, giuro. Quest'anno nella grande bolgia del Salone del Gusto mi son persa le interpretazioni del progetto "Pasta Distillata" in collaborazione con Pastificio dei Campi, Gragnano, ma ho incontrato lui: il Cocktail Mediterraneo. Tra le cose più buone e originali assaggiate nella trasferta torinese.
il Cocktail Mediterraneo
Bonaventura Maschio e Pastificio dei Campi


Nel loro viaggio a ritroso che mira a sdoganare il distillato da triste ammazzacaffé a bevanda parte integrante dell'intero pasto, Anna e Andrea Maschio, belli e squisiti come sempre, ce l'hanno fatta.
Hanno portato Prime Uve e Prime Arance fino ad aperitivo, anzi ancora di più: le hanno elevate a fuoripasto perfetto.
Perché il cocktail mediterraneo è fresco, estivo e pomeridiano. Provato al 100%: io me lo sono sparato alle quattro del pomeriggio e poi sono andata a seguire una conferenza sulla sostenibilità alimentare in inglese e senza le cuffiette!!
Buono e dissetante, stuzzica e non affatica, succhiato con una cannuccia speciale: candele del Pastificio dei Campi. La classe non è acqua, ma acquavite.

Ecco la ricetta
3 cl Prime Uve Bianche
1 cl Prime Arance
2 cl spremuta di limone
cedrata Tassoni
10 foglie di basilico
ghiaccio
Candele del Pastificio dei Campi

mercoledì 5 novembre 2014

SOLE E VENTO



Quello con Sole e Vento è stato un incontro strano, di quelli che non ti aspetti e che capitano di lunedì, il giorno più sfigato, quando esci di casa con i calzettoni a cuoricini, pensando tanto chi vuoi che incontri?
Se ti va bene, ma davvero bene, incontri uno zibibbo pantesco vinificato secco, in compagnia d'un trenta per cento di Grillo siculo del trapanese. E con lo zibibbo-grillo Sole e Vento ti diverti. Il moscato alessandrino in versione secca è per me novità rivelatoria. E' lui, e si riconosce bene per gli agrumi, il fior d'arancio, la frutta candita: cedro come piovesse. E se l'acidità non è certo tagliente chissene, c'è tanto di quel sale del Mediterraneo..
E il Grillo? C'è pure lui, solo che arriva dopo il principe D'Alessandria, graziandoci con la sua tipica chiusura ammondorlata.
Del resto Marco De Bartoli, il “restauratore del Marsala”, non ha bisogno di presentazioni.
Il Sole e Vento 2013 nel quale mi son felicemente imbattuta è figlio dei figli del Signor Marco, i tre fratelli depositari dell'eredità del grande padre, che ha messo a nudo i mille volti del grillo.



La foto emblematica mostra bicchiere vuoto. Quando ho pensato bene di immortalare scena il vino l'avevo già seccato. Sul colore perciò fidatevi: brillava come un sole del tardo pomeriggio.

14 euro. Cosa mi ci compro io con 14 euro?

un buon smalto long lasting, forse un paio di collant glam per l'inverno, una pizza mediocre con birretta piccola alla spina, trangugiata in solitario prima di rientrare a casa col frigo vuoto. Poco altro. Questi son stati i 14 euro meglio investiti degli ultimi mesi.