mercoledì 7 agosto 2013

MURPHOLOGIA APPLICATA ALLA RISTORAZIONE


“Se c’è una cosa che non hai (o che hai finito) stai tranquillo che tutti te la chiederanno”. Ecco la Murphologia applicata alla ristorazione. Alcuni esempi.
Da giugno con gli arrivi sempre più massicci di stranieri negli agriturismo della zona, qui al ristorante sono iniziate le richieste della pappa al pomodoro. Do you have any pappa al pomodoro soup? No bread and tomato soup? E io lì a spiegar loro che appena avrò i pomodori dell’orto comincerò a prepararla. In realtà ho scelto di non metterla più in carta perché i clienti abituali (per lo più locali e fiorentini) la snobbano, sembrano non amare questo piatto ritenuto povero, forse troppo povero.
Viste le continue richieste e la maturazione dei primi pomodori del giardino l’ho preparata, col buon pane cotto a legna, il basilico appena colto..alto godimento.
Manco a dirlo ve ne fosse stato uno che fosse uno che me l’abbia ordinata o che abbia anche solo mostrato interesse per la tuscan soup fino ad allora tanto bramata. Fatto sta che ho mangiato pappa per una settimana. La mia versione di dieta mediterranea.
Ho provato a riciclarla sottoforma di tortino accompagnata dalla burrata e da un gazpacho toscanizzato, ma niente. Pertanto un po’ l’ho regalata alla vicina, un po’ alla zia e il resto all’AER (alias l’azienda che raccoglie i rifiuti). L’ho tolta del menu e l’ho sostituita con un altro piatto a base di pomodoro e tac come per magia son ricominciate le richieste della tomato soup.
Ed è così sempre.
Se la mattina non riesco a cogliere i fiori di zucca la sera tutti mi chiedono i fiori fritti; al contrario se ne raccolgo un bel cestino nessuno li vuole e il giorno dopo finiscono nel mio piatto a buglione con le zucchine. Se termino un’etichetta di vino stai certo che quel giorno tutti vorranno quel vino lì, che giaceva nella cantina da mesi quasi dimenticato..
Non vi è alcuna possibilità di previsione, è il caso a imperare. E se per caso preparo metà dose di bavarese ai frutti di bosco, convinta che la sera ci sarà poco movimento, vai tranquillo che casualmente il locale si riempie di persone, cresce la febbre da mirtilli che non ho, il desiderio di raspberries esauriti è alle stelle e nessuno sembra potere vivere senza blackberries, che in questo caso non squillano, semplicemente si mangiano.
Non fa differenza, tanto son finiti pure quelli


1 commento:

  1. gran titolo per questo post. succede sempre così a chi sta al pubblico.

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