domenica 10 febbraio 2013

BATTIBECCO AL RISTORANTE



Il titolo si ispira a una rubrica che compariva nelle prime pagine de La Cucina Italiana qualche anno fa. Nico e Danda, i due protagonisti dialogavano seduti alle tavole di ottimi ristoranti d’Italia e non solo.
Io invece oggi son qui seduta in un gradevole ristorante del centro fiorentino, per una colazione di lavoro. Ad essere sincera io di solito o lavoro o faccio colazione, mai le due cose insieme, ma l’idea di lavorare con le gambe sotto un tavolo apparecchiato mi piace parecchio, pertanto evviva tutte le colazioni di lavoro che mi verranno proposte. 
-perché stai impilando i piatti a lato del tavolo, c’è il cameriere per questo
-come è che si dice..deformazione professionale, solidarizzo con la categoria, insomma cerco di dare una mano, è sbagliato?- faccio con tono un po’ preoccupato..
-Si lo è
Eccoci. E penso, questo bel signore con cui sto colazionando/lavorando, la cui tempia brizzolata tradisce una certa età ben camuffata dall’abbigliamento casual finto trasandato..sta per attaccare una tiritera atteggiandosi a saccente..scommetto che vuol far colpo..
..e invece articola un discorso lineare e condivisibile: -vedi, questo gesto verrà interpretato dal personale di sala come una loro mancanza, un compito che avrebbero dovuto svolgere loro, ma che invece hai fatto tu cliente, facendogli così notare una loro lentezza o distrazione o dei tempi di attesa troppo lunghi.
-ma dai?
-si perché se tu senti l’esigenza di spostare il piatto a un lato del tavolo significa che quel piatto ti disturba, che hai una sorta di fastidio
-addirittura? E io che pensavo di fare un  gesto carino..mhm (quando succede a me, al mio ristorante, di avvicinarmi al tavolo dove hanno già raccolto i piatti io non mi sento offesa per niente, anzi..).
Parliamo di lavoro, di alcuni progetti da realizzare, della noiosissima tempistica di realizzazione ecc, ma la faccenda dei piatti ancora mi ribolle in testa: - quindi non pensano che io abbia sbagliato locale, che sia una sempliciotta da pizza al circolino o una massaia profondamente calata nella parte, cui tocca inesorabilmente il compito di sbarazzare la tavola..?
-no tutto il contrario, si sentiranno rimproverati da te, non aiutati. Tace per qualche istante, poi riprende: -se tu chiedessi gli stuzzicadenti al tavolo, bè allora si che penserebbero che la signora è entrata nel locale per sbaglio.
Questa la so anche io caro il  mio buon zietto di mezza età, medio spettinabile, qui non mi cogli impreparata.., penso con una certa soddisfazione… E dato che ti mostri così ferrato in fatto di buone maniere a tavola, mi aspetto che all’uscita tu mi porga il soprabito, che tu esca per primo per poi tenermi la porta e soprattutto che sia tu a saldare  il conto! E speriamo che tu non mi legga nel pensiero.. ;-)

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