giovedì 6 settembre 2012

SE L’INVITO A CENA E’ STELLATO


Leggevo qualche tempo fa sul supplemento D di Repubblica un simpatico pezzo nella rubrica di Guia Soncini che mi ha fatto pensare.
“Se uno ti porta a cena in un ristorante stellato vuole chiaramente sedurti. Mica è un investimento che si fa alla leggera. (..) da una certa cifra di conto in su deve essere botta sicura”.
Insomma se un uomo non è sicuro che poi la serata va per il verso orizzontale, col cavolo che spende 300 carte o forse più per portarci a cena fuori. Certe cifre presumono rischio zero.
Ora mi chiedo quale sarà la cifra minima oltre la quale l’investimento deve essere sicuro e dare i suoi frutti  nell’immediato, ovvero entro il dopocena.
Se opto per un menu degustazione sotto i 100 euro posso ritenermi salva?
Mai tranquilla quanto essere invitata a mangiare una pizza: ho la certezza matematica che non mi salterà addosso neanche morto.
C’è di più. Se chi invita è la donna? Solo trattorie, sennò ai maschietti gli vengono subito le strane idee?
Ommadonna e allora quelle volte che ce li ho portati io nei ristorantoni che ho nella lista degli “imperdibili prima o poi”? chissà come si gongolavano i fortunati di turno all’idea di un dopocena vivace..
ahimè temo che la cena gli sia rimasta indigesta.

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