giovedì 26 gennaio 2012

COMIDA NELLA BARCELLONETA

Passeggiando nel dedalo di viuzze della Barcelloneta, il quartiere dei pescatori, cerco sulla sacra bibbia dei viaggiatori (alias la Lonely Planet), un posto dove andare a mangiare.
Can Maño pare essere il posto che fa per me.
Nessuna insegna, solo una lavagna fuori a segnalarne la presenza. Due salette con i tavoli in formica marrone e due cartelloni su cui sono indicati i piatti del giorno. Niente piu'. Sulla guida c'e' scritto che il locale e' a conduzione familiare e i due proprietari ripetono da anni che sono stanchi e che vogliono andare in pensione, ma non lo fanno mai. Mi sembra di sentire Aldo e la Lisetta al Maccherone..
Ordino dei calamari fritti piu' il piatto del giorno che costa 2.50€. Chiedo al sig. Fernando (il proprietario) che gironzola tra i tavoli con il tovagliolo sul braccio, cosa sia il piatto del giorno, ma non ci capiamo. Lo ordino lo stesso, e mi arriva una scodella colma di zuppa di fave, butifarra (salsiccia locale) e pancetta. Mi sarebbe bastato solo questo, ma ecco che mi arriva un vagone di calamari. L'abbinamento calamari-zuppa di fave non e' dei migliori, ma mangiati separatamente sono molto buoni.
Il vino bianco della casa si chiama Turbio (con l'accento sulla i). E' un bianco piuttosto scadente, che al momento del servizio don Fernando agita accuratamente, scuotendo la bottiglia, cosi' da portare in sospensione tutta la fondata. Da li' il nome, mai cosi' appropriato.
Alcuni avventori seduti ai tavoli vicini, bevono il vino servendosi di una sorta di ampolla: il vino zampilla da una specie di beccuccio direttamente in bocca, senza doverla accostare alle labbra. E' la prima volta che la vedo, ma il mio compagno subito mi precisa che veniva usata anche in Italia nel sud, specialmente nelle merende all'aperto. Qui la chiamano el porron, poro' in catalano (non so se l'ortografia e' corretta..).
Le raciones che ci hanno servito sfamerebbero un esercito e sono deleterie per il mio stomaco di puffo. Rifuggo il solo pensiero di alzarmi e camminare. Ma Barcellona mi aspetta, zaino in spalla esco piena di buoni propositi, se non fosse che all'orizzonte intravedo la spiaggia.. 

1 commento:

  1. Non ti sei capita con Fernando..... ma sei hai un diploma in lingue straniere.....
    A parte gli scherzi sono contento che ti stai
    divertendo. A presto.

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